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Sismica a Rifrazione

Il metodo della sismica a rifrazione considera i tempi di propagazione di onde elastiche che, generate al suolo, si propagano nel semispazio riflettendosi e rifrangendosi su eventuali superfici di discontinuità presenti. Quando un’onda sismica incontra una superficie di separazione tra due mezzi con caratteristiche elastiche differenti, una parte dell’energia dell’onda si riflette nello stesso mezzo in cui si propaga l’onda incidente, e una parte si rifrange nel mezzo sottostante.
Le relazioni matematiche dei principi fisici della riflessione e rifrazione sono regolate dalle note leggi di Snell. La condizione necessaria per la riflessione e la rifrazione di un raggio sismico è la variazione del parametro impedenza sismica fra i 2 mezzi separati dalla superficie di discontinuità. L’apparecchiatura necessaria per le prospezioni sismiche è costituita da una serie di geofoni (generalmente 12 o 24) che vengono spaziati regolarmente lungo un determinato allineamento e da un sismografo che registra l’istante di partenza della perturbazione ed i tempi di arrivo delle onde a ciascun geofono.

La registrazione, sia del momento dell’esplosione che del segnale amplificato da ciascun geofono, avviene simultaneamente su di un unico diagramma (sismogramma).
La sorgente di energia può essere costituita da cariche esplosive, cannoncino sismico, mazza battente, etc.
 
CAMPI DI APPLICAZIONE

  • Determinazione della profondità del substrato roccioso e della morfologia dell’interfaccia tra terreni sciolti e massa rocciosa;

  • Determinazione della velocità delle onde P per la determinazione della “rippabilità dei terreni”;

  • Determinazione dei moduli elastici dinamici dei terreni:

  • Studi di carattere geotecnico (individuazione delle proprietà elastiche dei mezzi, rilevati stradali, ponti, gallerie, dighe e tracciati ferroviari);

  • Studi geomorfologici (individuazione e controllo della stabilità dei versanti);

  • Valutazione dello spessore dei corpi di frana;

  • Studi per la pianificazione del territorio (microzonazione sismica);

  • Determinazione del substrato in zone di riempimento alluvionale, detritico o di riporto;

  • Definizione delle coperture di alterazione e delle zone fratturate in un bedrock;

 
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